Apre Clotilde Brera: il bistrot con terrazza firmato dallo chef Domenico Della Salandra con i cocktail di Filippo Sisti.

La terrazza più suggestiva di Milano apre nel cuore del centro storico: Clotilde Brera, in Piazza San Marco, è il luogo ideale per godere di una vista speciale su una delle piazze più belle di Milano e per sperimentare in cucina. Tra le proposte, uno speciale menu dedicato all’incontro tra le creazioni dello chef Domenico Della Salandra già nelle cucine di Taglio e Desino Lento e la mixology innovativa di Filippo Sisti, bartender di Talea. 

Dall’estro e dall’incontro di Domenico Della Salandra con Filippo Sisti nascono una serie di proposte ispirate all’arte del food pairing, in cui i grandi classici sono serviti in abbinamento ad una carta di cocktail pensata su misura per il miglior abbinamento cibo-drink. Un percorso di pairing composto da tre portate abbinate ad altrettanti drink, dove l’arte dell’abbinamento è guidata da tre principi: semplicità, sintonia con gli ingredienti presenti nel piatto e commistione dolce-acido. 

Tra gli abbinamenti citiamo il “Salmone, té verde, Pernod” in abbinamento al cocktail “Sour di René”, a base di bitter di pesca, sciroppo di aneto, meringhe fresche, tequila e succo di lime, dove la nota balsamica e citrica del drink contrasta il salmone ed esalta il te verde. Simbolo della tradizione meneghina, la “Cotoletta alla milanese”, è abbinata all’Americano, un classico dell’aperitivo che nella rilettura contemporanea di Filippo Sisti si trasforma in “Ameri-calmo” utilizzando un bitter aromatico alle bacche di goji, vermouth rosso e soda al tamarindo che con la sua acidità contrasta e sgrassa la cotoletta. Non manca il dolce: la “Crema bruciata, luppolo e rabarbaro” dalla forte connotazione amara è accompagnata al “Noblesse Oblige”, un cocktail che gioca tra note dolci e affumicate a base di mezcal, pompelmo rosa, mandarinett e cardamomo per un finale balsamico e fresco.

La cucina di Domenico Della Salandra è ispirata alla essenzialità e si esprime attraverso una serie di piatti che puntano i riflettori su una grande materia prima, sublimata attraverso tecniche culinarie che giocano tra tradizione e innovazione. Questa è la dicotomia alla base della carta di Clotilde Brera, che si articola tra ricette che rileggono piatti cult dell’autentica tradizione meneghina come cotoletta, risotto alla milanese, nervetti e trippa, e creazioni di più ampio respiro che attingono al ricco patrimonio della gastronomia italiana con un’interpretazione moderna e originale. 

Accoglienza e ricercatezza sono le parole chiave che raccontano l’anima di questo locale, nato dall’esperienza visionaria di Giovanni Mazzaferro insieme alla moglie Sabrina, già founder di Clotilde Bistrot aperto nel 2015 all’interno dell’hotel di famiglia Windsor, a Porta Nuova.

A fare da cornice all’esperienza gastronomica un ambiente curato in ogni dettaglio e caratterizzato da ampio uso di marmi, ottone brunito e legno cannellato che evocano un fascino retrò e carico di suggestioni, il tutto riletto con sguardo contemporaneo grazie all’accostamento studiato di pezzi unici e tinte moderne. 

Così specchiere di modernariato e bottigliere antiche vengono accostate a un’illuminazione minimal, panche in legno anni ‘50 cambiano volto grazie all’utilizzo di stoffe dai colori vibranti e dalle stampe grintose, pezzi unici di interior decor diventano un sofisticato biglietto da visita per questo indirizzo gourmet dall’atmosfera ricercata, calda e familiare. 

Per la bella stagione un’incantevole terrazza che si affaccia sulla storica Piazza San Marco, diventa la location ideale per una cena con vista indimenticabile sui vicoli di Brera e sui tetti della città. Botaniche esclusive, vasi colorati e un’illuminazione moderna trasformano il rooftop in una suggestiva serra urbana, resa ancora più esclusiva nella scelta di arredi di design che richiamano il mood del bistro e valorizzano al massimo il fascino antico della struttura. 

Un bistro con cucina d’autore in un quartiere ricco di storia che richiama alla memoria le atmosfere romantiche dell’800 quando ai tempi della principessa Clotilde moglie di Napoleone Giuseppe Carlo Bonaparte, Piazza San Marco era  fatta di corsi d’acqua e dall’omonimo Laghetto che collegavano Brera al resto della città, dando forma ad un paesaggio perfetto per passeggiate e incontri sociali.